L'allenamento cardiovascolare
(insieme allo stretching) rappresenta un argomento tabù per i praticanti
il body building. Tale tabù deriva principalmente dal timore di perdere la
tanto ricercata massa muscolare o, quanto meno, di avere una eccessiva
bramosia e fretta nel suo aumento.
Se solo i body-builders
tenessero in conto una programmazione A LUNGO TERMINE otterrebbero
SICURAMENTE dei benefici maggiori nel loro scopo. Una prematura
specializzazione (aumento di massa riferito ai bb) può (anzi, sicuramente
ha) avere come effetto lo sviluppo limitato delle proprie qualità fisiche
(immaginate, per fare un esempio lampante, un ginnasta che, senza alcuna
preparazione muscolare e cardiovascolare di base, sia portato ad
effettuare una preparazione specifica sugli "appoggi", effettuando
impenativi allenamenti con contrazioni isometriche sub-massimali o
massimali).
Come è noto, l'allenamento con
i pesi produce un marcato innalzamento della frequenza cardiaca e
della pressione sanguigna . Allenamenti che coinvolgono ampie masse
muscolari producono un maggiore innalzamento del battito cardiaco :
questo, per deduzione, significa che un atleta con una
maggiore massa muscolare produrrà, in linea generale (ed a meno che
l'atleta non abbia costruito un cuore forte mediante una preparazione
aerobica di base all'inizio del macrociclo annuale di allenamento) un
maggior carico e sforzo sull'apparato cardiovascolare (e, come
conseguenza, MAGGIORE frequenza cardiaca a riposo, MAGGIORE pressione
sanguigna sistolica e diastolica , MAGGIORE produzione di
lattato, MINORE CAPACITA' DI RECUPERO).
Sarebbe opportuno che i
bodybuilders di mentalità aperta si "convertissero", ed in genere
tutti gli atleti di potenza (quelli di resistenza già lo sanno molto bene),
a costruirsi un CUORE DA ALTA PRESTAZIONE
Qualsiasi tipo di attività che
mantenga il range entro la frequenza minima e max di intervallo
aerobico (valutato entro il 65-80 % della frequenza cardiaca massima
teorica) va bene, non importa quale; va bene anche effettuare una sorta di
cross-training o un circuito con i pesi (ciò che è importante è
l'intensità di frequenza cardiaca).
Valutazione
dell'intensità di allenamento: le variabili di valutazione dello
sforzo cardiovascolare dipendono in larga misura DAL MOMENTO nel quale
vengono misurate: la pressione diastolica e sistolica mostrano un rapido
declino dopo l'allenamento con i pesi . Questo può
portare ad imprecise misurazioni effettuate immediatamente DOPO un
allenamento e con metodi manuali (es. comprimendo l'arteria radiale e
calcolando il rapporto battiti per una frazione di minuto).
E' consigliabile
effettuare le misurazioni DURANTE gli allenamenti e ciò è possibile
mediante i cardiofrequenzimetri, grandi alleati della massima prestazione
atletica.
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